Patente estera contraffatta, ma non valida per circolare in UE: è comunque un reato?

Le Sezioni Unite hanno affermato che la contraffazione non grossolana della patente di guida rilasciata da uno Stato estero non appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo integra il reato di cui agli artt. 477 e 482 cod. pen. anche quando non ricorrano le condizioni di validitĂ  del documento ai fini della conduzione di un veicolo nel territorio nazionale. Cass. Penale SS.UU. sentenza n. 12064 ud. 24/11/2022 – deposito del 22/03/2023 Continua a leggere Patente estera contraffatta, ma non valida per circolare in UE: è comunque un reato?

Possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli

La Seconda Sezione penale, in tema di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, ha affermato che nella nozione di “strumenti atti ad aprire o a forzare serrature” rientrano non solo quelli diretti a forzare serrature poste all’esterno delle abitazioni, ma anche quelli atti a scardinare congegni di protezione che possono trovarsi all’interno, a tutela dei beni ivi contenuti o custoditi. Cass. Penale sentenza n. 29344 ud. 10/06/2022 – deposito del 22/07/2022 Continua a leggere Possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli

Istanza di revisione: il decreto di archiviazione è prova nuova?

La Seconda Sezione penale ha affermato che, in tema di revisione, non costituisce prova nuova ai sensi dell’art. 630, comma 1, lett. c), cod. proc. pen., il decreto di archiviazione, quale decisione allo stato degli atti, di natura endoprocedimentale, non irrevocabile, alla quale può sempre seguire la riapertura delle indagini. Cass. Penale sentenza n. 2933 ud. 15/12/2021 – deposito del 26/01/2022 Continua a leggere Istanza di revisione: il decreto di archiviazione è prova nuova?

Divieto di avvicinamento, quando è necessario specificare i luoghi abitualmente frequentati?

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che il giudice che ritenga adeguata e proporzionata la sola misura cautelare dell’obbligo di mantenere una determinata distanza dalla persona offesa di cui all’art. 282-ter, comma 1, cod. proc. pen., può limitarsi ad indicare tale distanza, mentre, nel caso in cui disponga, anche cumulativamente, le misure del divieto di avvicinamento ai luoghi da essa abitualmente frequentati e/o di mantenimento della distanza dai medesimi, deve indicarli specificamente. Cass. Penale SS.UU. Sentenza n. 39005 ud. 29/04/2021 – deposito del 28/10/2021 Continua a leggere Divieto di avvicinamento, quando è necessario specificare i luoghi abitualmente frequentati?

La condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che: la condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si sostanzia nello stabile inserimento dell’agente nella struttura organizzativa dell’associazione che deve dimostrarsi idoneo, per le caratteristiche assunte nel caso concreto, a dare luogo alla “messa a disposizione” del sodalizio stesso, per il perseguimento dei comuni fini criminosi; nel rispetto del principio di materialitĂ  ed offensivitĂ  della condotta, l’affiliazione rituale può costituire indizio grave della condotta di partecipazione al sodalizio, ove risulti ― sulla base di consolidate e comprovate massime di esperienza ― alla luce di elementi di contesto che ne comprovino la serietĂ  … Continua a leggere La condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso

La commutazione dell’ergastolo apposta in un provvedimento di estensione dell’estradizione

Le Sezioni Unite hanno affermato che la commutazione dell’ergastolo in attuazione di una condizione apposta in un provvedimento di estensione dell’estradizione, adottato da uno Stato estero il cui ordinamento non ammette la pena perpetua, esplica i suoi effetti soltanto in relazione alla pena oggetto della condizione, nell’ambito della relativa procedura di estensione, senza operare con riguardo ad altra pena dell’ergastolo – oggetto di un cumulo con la prima – irrogata con una condanna per la cui esecuzione sia stato in precedenza emesso altro provvedimento di estradizione non condizionato. Cass. Penale SS.UU. Sentenza n. 30305 ud. 25/03/2021 – deposito del 03/08/2021 Continua a leggere La commutazione dell’ergastolo apposta in un provvedimento di estensione dell’estradizione

Magistrato di sorveglianza e revoca del provvedimento di approvazione dell’atto dell’amministrazione penitenziaria di ammissione del lavoro all’esterno

In tema di benefici penitenziari, la Prima sezione penale ha affermato che il magistrato di sorveglianza, stante la funzione di perdurante controllo assegnatagli dall’ordinamento, ha il potere di revocare il provvedimento di approvazione dell’atto dell’amministrazione penitenziaria di ammissione del lavoro all’esterno, in caso di rilevante mutamento delle condizioni che l’avevano determinato, fatto constatare senza esito all’amministrazione, e avverso tale provvedimento di revoca è ammissibile il reclamo al tribunale di sorveglianza. Cass. Penale Sentenza n. 27374 ud. 16/03/2021 – deposito del 15/07/2021 Continua a leggere Magistrato di sorveglianza e revoca del provvedimento di approvazione dell’atto dell’amministrazione penitenziaria di ammissione del lavoro all’esterno

Legittimazione ad impugnare revoca di un sequestro da parte del curatore fallimentare

La Quinta Sezione penale ha affermato che, con riferimento ai diversi gradi in cui può svolgersi il giudizio cautelare, il curatore fallimentare, quantunque giĂ  autorizzato dal giudice delegato al fallimento ad avanzare al giudice per le indagini preliminari istanza di revoca di un sequestro, è legittimato a proporre impugnazione avverso il provvedimento di prima istanza solo se lo stesso giudice delegato abbia reso un’autorizzazione ad hoc, ulteriore rispetto alla prima. Cass. Penale Sentenza n. 27334 ud. 14/04/2021 – deposito del 15/07/2021 Continua a leggere Legittimazione ad impugnare revoca di un sequestro da parte del curatore fallimentare

Confisca ex art. 240-bis cod. pen. anche di beni acquistati in epoca posteriore, ma con risorse finanziarie possedute prima

Il giudice dell’esecuzione, investito della richiesta di confisca ex art. 240-bis cod. pen., esercitando gli stessi poteri che, in ordine a tale misura di sicurezza atipica, sono propri del giudice della cognizione, può disporla, fermo restando il criterio di “ragionevolezza temporale”, in ordine ai beni che sono entrati nella disponibilitĂ  del condannato fino alla pronuncia della sentenza per il cd. “reato spia”, salva comunque la possibilitĂ  di confisca anche di beni acquistati in epoca posteriore alla resistenza, ma con risorse finanziarie possedute prima. Cassazione Penale Sentenza n. 27421 ud. 25/02/2021 – deposito del 15/07/2021 Continua a leggere Confisca ex art. 240-bis cod. pen. anche di beni acquistati in epoca posteriore, ma con risorse finanziarie possedute prima

Proscioglimento e avvenuta esecuzione dell’espulsione dell’immigrato irregolare

La Quinta sezione penale ha affermato che la deliberazione della sentenza di cui all’art. 13, comma 3-quater, d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, in quanto causa sopravvenuta di improcedibilitĂ  dell’azione penale che impedisce l’instaurazione del rapporto processuale, quale conseguenza dell’avvenuta esecuzione dell’espulsione dell’immigrato irregolare, preclude l’adozione del proscioglimento nel merito ai sensi dell’art. 129, comma 2, cod. proc. pen. Cass. Penale Sentenza n. 26519 ud. 07/05/2021 – deposito del 12/07/2021 Continua a leggere Proscioglimento e avvenuta esecuzione dell’espulsione dell’immigrato irregolare

Fraudolenta cessione di azienda nella cui attivitĂ  sia stato commesso uno dei reati di cui al d.lgs. 8 giugno 2001 n. 231 e nomina del difensore di fiducia

In tema di responsabilitĂ  da reato degli enti, la Quinta sezione penale ha affermato che, in caso di fraudolenta cessione di azienda nella cui attivitĂ  sia stato commesso uno dei reati di cui al d.lgs. 8 giugno 2001 n. 231, non costituisce causa di nullitĂ  la dell’ente cessionario effettuata dal legale rappresentante, non trovando applicazione il divieto di rappresentanza di cui all’art. 39 d. lgs. cit., atteso che l’ente cessionario non è responsabile del fatto costituente reato, ma è soggetto solidalmente responsabile per il pagamento della sanzione pecuniaria. Cass. Penale Sentenza n. 25492 ud. 27/04/2021 – deposito del 05/07/2021 Continua a leggere Fraudolenta cessione di azienda nella cui attivitĂ  sia stato commesso uno dei reati di cui al d.lgs. 8 giugno 2001 n. 231 e nomina del difensore di fiducia

Configurabile circostanza aggravante del metodo mafioso anche in presenza di precedente condanna irrevocabile dell’imputato per associazione per delinquere “semplice”

In tema di reati associativi, la Seconda sezione penale ha affermato che la precedente condanna irrevocabile dell’imputato per associazione per delinquere “semplice” non preclude che, in un successivo giudizio, a carico del medesimo imputato, per reati di estorsione collegati alla fattispecie associativa, possa essere riconosciuta la circostanza aggravante del metodo mafioso sulla scorta di nuovi elementi sopravvenuti. Cass. Penale Sentenza n. 25155 ud. 13/05/2021 – deposito del 01/07/2021 Continua a leggere Configurabile circostanza aggravante del metodo mafioso anche in presenza di precedente condanna irrevocabile dell’imputato per associazione per delinquere “semplice”

Maltrattamenti in famiglia in ambiente scolastico

Svolgimento del processo Cass. Penale, Sentenza n. 24462 del 22/06/2021 Con la sentenza in epigrafe la Corte di Appello di Milano, in riforma della sentenza di condanna per il reato di cui all’art. 572 c.p., pronunciata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, assolveva E.M.O. E. dai fatti contestati fino al 18 ottobre 2018, e, previamente riqualificate le condotte tenute a decorrere dal 19 ottobre 2018 nel reato di cui agli artt. 81 e 581 c.p., dichiarava non doversi procedere perchè l’azione non poteva essere iniziata per difetto di querela. I fatti in addebito attengono ad una … Continua a leggere Maltrattamenti in famiglia in ambiente scolastico

NullitĂ  dell’introduzione del giudizio rilevata in appello per inosservanza del termine dilatorio di comparizione ex art. 415, comma 5, c.p.c.

La Terza Sezione Civile ha rimesso al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione di massima di particolare importanza volta a stabilire se nelle controversie soggette al rito del lavoro, quando il giudice d’appello, rilevata la nullitĂ  dell’introduzione del giudizio per l’inosservanza del termine dilatorio di comparizione stabilito dall’art. 415, comma 5, c.p.c., trattenga la causa per decidere nel merito (non potendo dichiarare la nullitĂ  e rimettere la causa al giudice di primo grado in quanto non ricorrono nĂŠ la nullitĂ  della notificazione dell’atto introduttivo, nĂŠ alcuna delle altre ipotesi tassativamente previste dagli artt. 353 e 354, … Continua a leggere NullitĂ  dell’introduzione del giudizio rilevata in appello per inosservanza del termine dilatorio di comparizione ex art. 415, comma 5, c.p.c.

La richiesta di rescissione del giudicato, modalità tassative di presentazione dell’impugnazione straordinaria

La Quinta sezione penale ha affermato che è inammissibile la richiesta di rescissione del giudicato presentata con le forme di cui agli artt. 582 e 583 cod. proc. pen., in quanto il secondo comma dell’art. 629-bis prevede modalitĂ  tassative di presentazione dell’impugnazione straordinaria, sicchĂŠ il deposito della richiesta deve essere effettuato nel termine di trenta giorni presso la cancelleria della Corte di appello nel cui distretto ha sede il giudice che ha emesso il provvedimento. Cass. Penale Sentenza n. 23075 ud. 03/03/2021 – deposito del 10/06/2021 Continua a leggere La richiesta di rescissione del giudicato, modalitĂ  tassative di presentazione dell’impugnazione straordinaria

Detenzione da parte di un carabiniere di un numero di munizioni superiore a quello consentito. E’ reato?

La Sesta sezione penale ha affermato che integra il reato di cui all’art. 697 cod. pen. la detenzione da parte di un militare dell’Arma dei Carabinieri di un numero di munizioni 9 X 19 parabellum superiore a quello di quindici unitĂ  di cui è permessa la detenzione unitamente al caricatore della pistola di ordinanza in quanto l’esonero dall’obbligo di denuncia all’ufficio di pubblica sicurezza, previsto dall’art. 38, comma 2, T.U.L.P.S., non è riferibile al singolo, ma all’istituzione giĂ  autorizzata a siffatta detenzione. Cass. Penale Sentenza n. 21019 ud. 18/05/2021 – deposito del 27/05/2021 Continua a leggere Detenzione da parte di un carabiniere di un numero di munizioni superiore a quello consentito. E’ reato?

Annullamento della sentenza per mancata rinnovazione di una prova dichiarativa decisiva. Rinvio a quale Giudice?

Le Sezioni Unite penali hanno affermato che, in caso di annullamento ai soli effetti civili, da parte della Corte di cassazione, per la mancata rinnovazione in appello di prova dichiarativa ritenuta decisiva, della sentenza che, in accoglimento dell’appello della parte civile avverso la sentenza di assoluzione di primo grado, abbia condannato l’imputato al risarcimento del danno, il rinvio per il nuovo giudizio va disposto dinanzi al giudice civile competente per valore in grado di appello. Cass. Penale SS.UU. Sentenza n. 22065 ud. 28/01/2021 – deposito del 04/06/2021 Continua a leggere Annullamento della sentenza per mancata rinnovazione di una prova dichiarativa decisiva. Rinvio a quale Giudice?

Patteggiamento. La limitazione della facoltà di ricorso alle sole ipotesi espressamente previste dall’art. 448 c.p.p.

La Quinta sezione penale ha affermato che è manifestamente infondata la questione di legittimitĂ  costituzionale dell’art. 448, comma 2-bis, cod. proc. pen., in relazione agli artt. 2, 24 e 11 Cost., in quanto la limitazione della facoltĂ  di ricorso alle sole ipotesi espressamente previste dall’art. 448 cit. trova ragionevole giustificazione, nell’ambito delle scelte discrezionali riservate al legislatore, nell’esigenza di limitare il controllo di legittimitĂ  alle sole decisioni che contrastano con la volontĂ  espressa dalle parti o che costituiscono disapplicazione dell’assetto normativo disciplinante il reato portato alla conoscenza del giudice. Cass. Penale Sentenza n. 21497 ud. 12/03/2021 – deposito del 31/05/2021 Continua a leggere Patteggiamento. La limitazione della facoltĂ  di ricorso alle sole ipotesi espressamente previste dall’art. 448 c.p.p.

La preterizione da parte del giudice di appello di un tema potenzialmente decisivo

In tema di impugnazioni, la Quinta sezione penale ha affermato che la preterizione da parte del giudice di appello di un tema potenzialmente decisivo configura un profilo di violazione di legge, deducibile anche nel procedimento per reati di competenza del giudice di pace, per i quali l’art. 39-bis d.lgs. 28 agosto 2000, n. 374, introdotto dall’art. 9 d.lgs. 6 febbraio 2018, n. 11, ha limitato i motivi di ricorso per cassazione a quelli di cui all’articolo 606, comma 1, lettere a), b) e c), cod. proc. pen. Cass. Penale Sentenza n. 20877 ud. 23/04/2021 – deposito del 26/05/2021 Continua a leggere La preterizione da parte del giudice di appello di un tema potenzialmente decisivo

Il reato di frode in assicurazione non ha natura plurioffensiva

La Seconda sezione penale ha affermato che il reato di frode in assicurazione non ha natura plurioffensiva, in quanto è volto a tutelare esclusivamente il patrimonio delle imprese assicuratrici dai comportamenti contrari alla buona fede contrattuale, sicchĂŠ legittimata a proporre querela è solo la compagnia che gestisce o liquida il sinistro e non anche la persona danneggiata dal reato, che potrĂ  agire eventualmente per il risarcimento del danno subito. Cass. Penale Sentenza n. 20988 ud. 31/03/2021 – deposito del 27/05/2021 Continua a leggere Il reato di frode in assicurazione non ha natura plurioffensiva

Emissioni odorigene e reato di cui all’art. 674 cod. pen.

La Terza sezione penale ha affermato che, in caso di emissioni odorigene, la violazione dei limiti di emissione imposti ai sensi dell’art. 272-bis, d.lgs. n. 152 del 2006, configura la contravvenzione di cui all’art. 279, comma 2, dello stesso decreto che può concorrere con il reato di cui all’art. 674 cod. pen., qualora sussista l’attitudine della condotta a provocare molestie alle persone. Cass. Penale, Sentenza n. 20204 ud. 29/04/2021 – deposito del 21/05/2021 Continua a leggere Emissioni odorigene e reato di cui all’art. 674 cod. pen.

La relazione abituale presupposto del reato di maltrattamenti ex art. 572 c.p.

Svolgimento del processo Cassazione Penale, sentenza del 07-05-2021, n. 17888 Con sentenza n. 8500 del 2020 la Corte di appello di Milano ha confermato, ma concedendo le circostanze attenuanti generiche e rideterminando la pena, la condanna inflitta dal Tribunale di Milano a O.S.P.A. ex artt. 94 e 572 c.p. per avere maltrattato L.L. – con la quale aveva una relazione sentimentale con periodi di convivenza – ingiuriandola, minacciandola, percuotendola e ledendola nei modi descritti nel capo A delle imputazioni e ex art. 81 c.p., comma 2 e artt. 582 e 585 (con riferimento all’art. 576), e art. 61 c.p., n. … Continua a leggere La relazione abituale presupposto del reato di maltrattamenti ex art. 572 c.p.

Maltrattamento di animali e somministrazione non autorizzata del vaccino contro la brucellosi

La Terza sezione penale ha affermato che integra il reato di maltrattamento di animali, la somministrazione del vaccino Rb 51 al fine di contrastare la brucellosi, al di fuori dei controlli dell’autoritĂ  e dei periodi temporali e luoghi devoluti alla puntuale verifica pubblica, trattandosi di sostanza vietata ai sensi dell’art. 544-ter, comma secondo, cod. pen., a prescindere dall’intrinseca rischiositĂ  di tali condotte per la salute dell’animale. Cass. Penale Sentenza n. 19141 ud. 06/11/2020 – deposito del 17/05/2021 Continua a leggere Maltrattamento di animali e somministrazione non autorizzata del vaccino contro la brucellosi

Indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento e l’esimente del consenso dell’avente diritto

In tema di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento, la Seconda sezione penale ha affermato che, anche qualora l’uso dello strumento di pagamento da parte di terzi sia stato delegato dal titolare, non opera l’esimente del consenso dell’avente diritto, poichĂŠ la disposizione di cui all’art. 493-ter cod. pen. tutela non solo il patrimonio personale di quest’ultimo, ma anche gli interessi pubblici alla sicurezza delle transazioni commerciali e alla fiducia nell’utilizzazione di tali strumenti da parte dei consociati. Cass. Penale Sentenza n. 18609 ud. 16/02/2021 – deposito del 12/05/2021 Continua a leggere Indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento e l’esimente del consenso dell’avente diritto

Mandato di arresto europeo: legittima l’esclusione beneficio del rifiuto facoltativo della consegna di cittadini di altro Stato membro, se non hanno maturato una permanenza sul territorio italiano di almeno cinque anni

La Sesta sezione penale ha affermato che è manifestamente infondata la questione di legittimitĂ  costituzionale dell’art. 18-bis, comma 2, l. 22 aprile 2005, n. 69, come modificato dall’art. 15 d.lgs. 2 febbraio 2021, n. 10, in relazione agli artt. 3 e 27, comma 3, Cost., nella parte in cui esclude dal beneficio del rifiuto facoltativo della consegna i cittadini di altro Stato membro dell’Unione Europea che non abbiano maturato una permanenza sul territorio italiano di almeno cinque anni, in quanto tale scelta non appare irrazionale, nĂŠ lesiva del principio di eguaglianza, nè contraria alle finalitĂ  di reinserimento sociale del condannato, … Continua a leggere Mandato di arresto europeo: legittima l’esclusione beneficio del rifiuto facoltativo della consegna di cittadini di altro Stato membro, se non hanno maturato una permanenza sul territorio italiano di almeno cinque anni

Significato di condanna a pena di specie diversa da quella ordinaria del reato

In tema di appello del pubblico ministero, la Sesta sezione penale ha affermato che l’art. 593, comma 1, cod. proc. pen. come modificato dall’art. 2 comma 2, d.lgs. 6 febbraio 2018, n. 11, nella parte in cui prevede la possibilitĂ  per il pubblico ministero di appellare la sentenza di condanna a “una pena di specie diversa da quella ordinaria del reato”, deve essere inteso come riferito a condanne a pena “di specie diversa” da quella prevista per il reato per il quale l’imputato è stato condannato. Cassazione Penale Sentenza n. 18114 ud. 24/03/2021 – deposito del 10/05/2021 Continua a leggere Significato di condanna a pena di specie diversa da quella ordinaria del reato

Notificazione del decreto di citazione per udienza camerale a difensore omonimo, nullitĂ  assoluta

Svolgimento del processo Cass. Penale, Sentenza del 02/04/2021, n. 12780 Con ordinanza emessa in data 14 ottobre 2020 il Tribunale di sorveglianza di Catania rigettava la domanda, proposta da R.A., volta ad ottenere l’ammissione alla misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale. A fondamento della decisione il Tribunale ha osservato che il provvedimento emesso in data 1 luglio 2020 non costituisce una duplicazione della precedente ordinanza dello stesso Tribunale di sorveglianza in quanto, pur riguardando lo stesso titolo,esecutivo, nell’ordine di carcerazione sospeso per errore la pena era stata fatta decorrere dal 30 dicembre 2014, anzichè dal 30 dicembre 2015, … Continua a leggere Notificazione del decreto di citazione per udienza camerale a difensore omonimo, nullitĂ  assoluta

Senza porto d’armi esclusa la legittima difesa “domiciliare”

Svolgimento del processo Cass. pen., Sentenza del 27-04-2021, n. 15851 Con sentenza resa in data 26 settembre 2019, la Corte di Assise di Appello di Roma, in riforma della decisione emessa dal G.U.P. del Tribunale di Roma il 29 novembre 2018, concessa l’attenuante della provocazione, condannava M.I. alla pena di dodici anni di reclusione per il reato di omicidio volontario di I.A. (capo 1) e per i reati connessi di cui alla L. n. 110 del 1975, art. 23, commi 3 e 4 (capo 2) e art. 648 c.p. (capo 3). 1.1. La Corte capitolina, dato atto delle prove dichiarative … Continua a leggere Senza porto d’armi esclusa la legittima difesa “domiciliare”

Finanziamento illecito a soggetti politici, il caso del candidato sindaco

La Sesta Sezione penale, pronunciandosi in tema di finanziamento illecito a soggetti politici, ha affermato che il divieto di ricevere contributi, che l’art. 4, comma 10, legge 659 del 1981, ha esteso ai candidati consiglieri comunali, opera anche rispetto alla figura del candidato sindaco, che, in virtĂš della normativa elettorale, deve considerarsi ricoprire anche la suddetta posizione. Cass. Penale Sentenza n. 16781 ud. 21/10/2020 – deposito del 03/05/2021 Continua a leggere Finanziamento illecito a soggetti politici, il caso del candidato sindaco

Non si viola il diritto di difesa se l’imputato non può sostenere le spese per ottenere copia delle registrazioni delle intercettazioni

In tema di intercettazioni, la Terza sezione penale ha affermato che non viola il diritto di difesa, nĂŠ integra alcuna sanzione processuale il solo fatto che l’imputato non possa sostenere le spese per ottenere la copia dei supporti magnetici delle registrazioni effettuate, ritualmente messi a disposizione dal pubblico ministero, rimanendo a carico della difesa, cui è pienamente garantito il diritto all’ascolto, ai sensi dell’art. 268, comma 6, cod. proc. pen., l’onere di munirsi del necessario materiale tecnico su cui trasfondere il contenuto dei file, secondo la regola generale, di cui all’art. 116, comma 1, cod. proc. pen., in materia di … Continua a leggere Non si viola il diritto di difesa se l’imputato non può sostenere le spese per ottenere copia delle registrazioni delle intercettazioni

ESAME AVVOCATO ORALE RAFFORZATO Casi e questioni pratico-applicative di Diritto PENALE

In anticipo rispetto alle previsioni! – casi con questioni tecnico-pratiche da risolvere;– dodici consigli per i candidati e schema “tipo” per lo svolgimento della prova orale;– numerose massime delle decisioni giurisprudenziali 2020 di particolare rilevanza e novità;– raccolta dei quesiti ministeriali dal 1989 ad oggi; Disponibile e-book su Kindle (anche Unlimited) ed in formato copertina flessibile (stampato su carta) Esame avvocato 2021 orale rafforzato: PENALE – Casi e questioni pratico-applicative Della stessa collana: Esame avvocato 2021 orale rafforzato: CIVILE – Casi e questioni pratico-applicative Continua a leggere ESAME AVVOCATO ORALE RAFFORZATO Casi e questioni pratico-applicative di Diritto PENALE

Motociclista ubriaco e morte del passeggero, esclusa la possibilitĂ  di considerare il fatto di particolare tenuitĂ 

Svolgimento del processo Cass. Penale, sentenza n. 14609 del 20/04/21 Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Cagliari ha confermato la sentenza del Tribunale di Oristano del 18 febbraio 2019, con cui S.S. era stato condannato alla pena, condizionalmente sospesa, di mesi uno di arresto ed Euro mille di ammenda in relazione al reato di cui all’art. 186 C.d.S., comma 2, per essersi posto alla guida, in stato di ebbrezza alcolica (g/l 0,94) del motociclo Yamaha R6 tg. (OMISSIS) (in (OMISSIS)). La sera del (OMISSIS), la Dacia Duster guidata da P.S. invadeva improvvisamente la carreggiata e si … Continua a leggere Motociclista ubriaco e morte del passeggero, esclusa la possibilitĂ  di considerare il fatto di particolare tenuitĂ 

Orale rafforzato: raccolta di quesiti di diritto penale

Ci siamo, il 2021 sarĂ  l’anno per l’esame di avvocato 2020. Speriamo di poter essere di aiuto con questa raccolta di quesiti in materia penale. Come giĂ  saprai, l’orale rafforzato consiste in mezz’ora per l’analisi del quesito e mezz’ora per l’esposizione. Siamo certi che la lettura di questo testo ti consentirĂ  di esercitarti. L’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato, limitatamente alla sessione indetta con decreto del Ministro della giustizia 14 settembre 2020, si articola infatti in due prove orali. La prima prova orale ha ad oggetto l’esame e la discussione di una questione pratico-applicativa, nella forma … Continua a leggere Orale rafforzato: raccolta di quesiti di diritto penale

Il condannato con sentenza pronunciata in assenza che intenda eccepire nullitĂ  assolute ed insanabili

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato che: il condannato con sentenza pronunciata in assenza che intenda eccepire nullitĂ  assolute ed insanabili, derivanti dall’omessa citazione in giudizio propria e/o del proprio difensore nel procedimento di cognizione, non può adire il giudice dell’esecuzione per richiedere ai sensi dell’art. 670 cod. proc. pen. in relazione ai detti vizi, la declaratoria della illegittimitĂ  del titolo di condanna e la sua non esecutivitĂ ; può, invece, proporre richiesta di rescissione del giudicato ai sensi dell’art. 629-bis cod. proc. pen., allegando l’incolpevole mancata conoscenza della celebrazione del processo che possa essere derivata dalle indicate … Continua a leggere Il condannato con sentenza pronunciata in assenza che intenda eccepire nullitĂ  assolute ed insanabili

Causa di proscioglimento ex art. 72-bis cod. proc. pen.

La Sesta sezione ha affermato che la causa di proscioglimento prevista dall’art. 72-bis cod. proc. pen., introdotto dall’art. 1, comma 22, della legge 23 giugno 2017, n. 103, non è applicabile nei confronti dell’imputato impossibilitato a partecipare al processo per ragioni attinenti alle sue condizioni di salute fisica e non mentale. Cass. Penale Sentenza n. 14853 ud. 15/03/2021 – deposito del 20/04/2021 Continua a leggere Causa di proscioglimento ex art. 72-bis cod. proc. pen.

Configurabile il concorso formale tra il delitto di peculato e quello di bancarotta fraudolenta per distrazione

La Sesta sezione ha affermato che è configurabile il concorso formale tra il delitto di peculato e quello di bancarotta fraudolenta per distrazione trattandosi di reati che si differenziano per struttura ed offensivitĂ . Cass. Penale Sentenza n. 14402 ud. 05/11/2020 – deposito del 16/04/2021 Continua a leggere Configurabile il concorso formale tra il delitto di peculato e quello di bancarotta fraudolenta per distrazione

La parte civile che durante l’emergenza per la pandemia da Covid-19 presenti le proprie conclusioni oltre il quinto giorno antecedente all’udienza per il deposito non può ritenersi ritualmente costituita

In tema di disciplina emergenziale per la pandemia da Covid-19, la Sesta sezione ha affermato che, nel giudizio di legittimitĂ , il termine del quinto giorno antecedente all’udienza per il deposito delle conclusioni della parte civile, previsto dall’art. 23, comma 8, del d.l. n. 137 del 2020, conv. nella legge n. 176 del 2020, ha natura perentoria, sicchè la parte civile che presenti le proprie conclusioni oltre tale termine non può ritenersi ritualmente costituita. Cass. Penale Sentenza n. 13434 ud. 26/01/2021 – deposito del 09/04/2021 Continua a leggere La parte civile che durante l’emergenza per la pandemia da Covid-19 presenti le proprie conclusioni oltre il quinto giorno antecedente all’udienza per il deposito non può ritenersi ritualmente costituita

In pendenza del ricorso per cassazione è preclusa l’adozione di un successivo provvedimento di ripristino della misura custodiale sospesa

In tema di disciplina emergenziale per la pandemia da Covid-19, la Seconda sezione penale ha affermato che, in assenza di un’espressa deroga all’art. 310, comma 3, cod. proc. pen., in pendenza del ricorso per cassazione, rimane sospesa l’esecuzione dell’ordinanza di ripristino della custodia cautelare disposta dal tribunale in sede di appello cautelare sulla scorta degli elementi emergenti all’esito del monitoraggio periodico previsto dall’art. 2-ter, comma 1, d.l. 30 aprile 2020, n. 28, convertito con modificazioni dalla legge 25 giugno 2020, n. 70, cosicchĂŠ, in applicazione del principio del ne bis in idem cautelare, è preclusa l’adozione di un successivo provvedimento … Continua a leggere In pendenza del ricorso per cassazione è preclusa l’adozione di un successivo provvedimento di ripristino della misura custodiale sospesa

Deve essere in ogni caso notificata al difensore del condannato l’ordinanza che decide sull’istanza di concessione della liberazione anticipata

Le Sezioni Unite Penali hanno affermato che l’ordinanza che decide sull’istanza di concessione della liberazione anticipata (art. 69-bis, comma 1, ord. pen.) deve essere in ogni caso notificata al difensore del condannato, se del caso nominato d’ufficio, legittimato a proporre reclamo; quest’ultimo è soggetto alla disciplina delle impugnazioni. Cass. Penale SS.UU. Sentenza n. 12581 ud. 25/02/2021 – deposito del 01/04/2021 Continua a leggere Deve essere in ogni caso notificata al difensore del condannato l’ordinanza che decide sull’istanza di concessione della liberazione anticipata

Conseguenze mancata escussione della persona offesa dal reato nel termine di tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato

La Quinta Sezione Penale ha affermato che la mancata escussione della persona offesa dal reato nel termine di tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato ai sensi dell’art. 362, comma 1-ter cod. proc. pen., non impedisce l’applicazione di una misura cautelare personale trattandosi di termine la cui inosservanza è priva di sanzione processuale. Cass. Penale Sentenza n. 11430 ud. 12/11/2020 – deposito del 24/03/2021 Continua a leggere Conseguenze mancata escussione della persona offesa dal reato nel termine di tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato

Contestazioni “a catena”, la sospensione dei termini di custodia cautelare

La Seconda sezione Penale ha affermato che, in tema di contestazioni “a catena”, la sospensione dei termini di custodia cautelare, conseguente all’applicazione della disciplina emergenziale di cui al decreto-legge 17 marzo 2020, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, in relazione alla misura adottata per prima opera anche con riferimento ai termini, decorrenti dal giorno in cui è stata eseguita o notificata la prima ordinanza, relativi alla misura adottata con la seconda ordinanza. Cass. Penale Sentenza n. 11165 ud. 22/01/2021 – deposito del 23/03/2021 Continua a leggere Contestazioni “a catena”, la sospensione dei termini di custodia cautelare

Convivente e causa di esclusione della colpevolezza

Le Sezioni Unite Penali hanno affermato che l’art. 384, primo comma, cod. pen., in quanto causa di esclusione della colpevolezza, è applicabile analogicamente anche a chi ha commesso uno dei reati ivi indicati per esservi stato costretto dalla necessitĂ  di salvare il convivente more uxorio da un grave e inevitabile nocumento nella libertĂ  o nell’onore. Cass. Penale SS.UU. Sentenza n. 10381 ud. 26/11/2020 – deposito del 17/03/2021 Continua a leggere Convivente e causa di esclusione della colpevolezza

Sequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso per altro reato

In tema di reati contro la pubblica amministrazione, la Sesta sezione ha affermato che, è legittimo il provvedimento con cui il giudice, investito di una richiesta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta o per equivalente del prezzo o del profitto del reato ai sensi dell’art. 322-ter cod. pen., non ravvisando gli estremi di un reato suscettibile di rilevare ai fini della confisca preveduta da quest’ultimo articolo, emetta comunque un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca ex art. 335-bis cod. pen., qualora ritenga la sussistenza di un reato legittimante la stessa. Cass. Penale Sentenza n. 10096 ud. 25/02/2021 – deposito … Continua a leggere Sequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso per altro reato

Il termine di prescrizione del reato, in caso di sospensione del processo nei confronti di imputato irreperibile

La Terza Sezione ha affermato che il termine di prescrizione del reato, in caso di sospensione del processo nei confronti di imputato irreperibile ai sensi dell’art. 420-quater cod. proc. pen., si proroga, stante il richiamo dell’art. 159, ultimo comma, cod. pen., all’art. 161, secondo comma, cod. pen., solo in ragione di un ulteriore quarto – o della diversa frazione prevista dal medesimo art. 161, secondo comma – calcolato sul termine ordinario e non sul termine massimo (corrispondente al termine ordinario giĂ  prorogato di un quarto, o di diversa frazione, per effetto di atti interruttivi). Cass. Penale Sentenza n. 9943 ud. … Continua a leggere Il termine di prescrizione del reato, in caso di sospensione del processo nei confronti di imputato irreperibile

Inammissibili i motivi nuovi trasmessi alla Corte di cassazione tramite posta elettronica certificata ad una casella di posta diversa da quella indicata

La Prima Sezione ha affermato che sono inammissibili i motivi nuovi trasmessi alla Corte di cassazione tramite posta elettronica certificata ad una casella di posta diversa da quella indicata dal provvedimento del 9 novembre 2020, emesso dal direttore generale dei sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia, ai sensi dell’art. 24, comma 4, d.l. n. 137 del 2020, convertito con modificazione dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176. Cass. Penale Sentenza n. 9887 ud. 26/01/2021 – deposito del 12/03/2021 Continua a leggere Inammissibili i motivi nuovi trasmessi alla Corte di cassazione tramite posta elettronica certificata ad una casella di posta diversa da quella indicata

Sostituzione di persona allo scopo di ottenere vantaggi economici dall’instaurarsi di una relazione di vicinanza sentimentale con la vittima

Svolgimento del processo Cassazione penale, sezione V, sentenza 11 febbraio 2021, n. 5432 Con la decisione in epigrafe, la Corte d’Appello di Trento ha confermato la sentenza del Tribunale di Bolzano del 1.2.2018 con cui C.L. è stata condannata alla pena di due mesi di reclusione per il reato di sostituzione di persona previsto dall’art. 494 c.p., per aver speso un nome di fantasia e finto di non avere legami sentimentali – secondo la contestazione, di non essere coniugata -, al fine di entrare in contatto con S.R. ed ottenere da lui regali in danaro e ricariche telefoniche per una … Continua a leggere Sostituzione di persona allo scopo di ottenere vantaggi economici dall’instaurarsi di una relazione di vicinanza sentimentale con la vittima

Rito abbreviato, il giudice di appello non può ridurre la pena di un terzo anzichÊ della metà

Le Sezioni Unite Penali hanno affermato che il giudice di appello, investito dell’impugnazione del solo imputato che, giudicato con il rito abbreviato per reato contravvenzionale, lamenti l’illegittima riduzione della pena ai sensi dell’art. 442 cod. proc. pen. nella misura di un terzo anzichĂŠ della metĂ , deve applicare detta diminuente nella misura di legge, pur quando la pena irrogata dal giudice di primo grado non rispetti le previsioni edittali, e sia di favore per l’imputato. Cass. Penale Sentenza n. 7578 ud. 17/12/2020 – deposito del 26/02/2021 Continua a leggere Rito abbreviato, il giudice di appello non può ridurre la pena di un terzo anzichĂŠ della metĂ 

Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici può costituire delitto presupposto dell’autoriciclaggio

La Seconda Sezione Penale ha affermato che anche un reato contro la fede pubblica, quale la falsitĂ  ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, può costituire delitto presupposto dell’autoriciclaggio, nel caso in cui sia fonte diretta dell’utilitĂ  economica oggetto dell’operazione di dissimulazione. Cass. Penale Sentenza n. 7176 ud. 14/01/2021 – deposito del 24/02/2021 Continua a leggere FalsitĂ  ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici può costituire delitto presupposto dell’autoriciclaggio